Curiosità

Negli ultimi anni (2010) si stanno conducendo molti studi sulla reale gravità dell'uso di canapa. Molti test hanno infatti paragonato la canapa all'alcool, al tabacco e alla caffeina, sostanze totalmente legali, e i risultati sono stati poco scontati. Ad oggi sappiamo che la canapa, a differenza dell'alcool non arreca alcuna dipendenza fisica, anche ad un uso a lunga durata. Basti pensare che secondo studi condotti la dipendenza data da una tazza di caffè è anche maggiore. Anche sotto un punto di vista dei sintomi a lungo termine la canapa viene messa alla pari con la caffeina. Un altro punto di vista sicuramente positivo è che i casi di gente che ha necessitato di un soccorso medico a seguito dell'uso di canapa è raro. Infatti sappiamo che la canapa a differenza di alcol e altre sostanze non ha un limite di dose (overdose/coma etilico). Non ci sono casi accertati di persone morte a causa di canapa, casi isolati erano dovuti a sostanze mischiate ad essa. Le morti a causa di cancro non sono legate alla sostanza, ma al semplice gesto di fumarla. Una assunzione per via orale ovvia questo rischio ed è quindi la prova che non è la sostanza canapa a crearne i sintomi. Studi condotti sul danno sociale hanno anch'essi dato risultati positivi. Ricerche condotte sulle segnalazioni di violenza, stupri, atti vandalistici, sono spesso collegabili ad un uso di alcool o cocaina, la canapa non risulta portare a violenza e non induce uno stato di aggressività collettiva. Da tutti gli studi condotti è infine risultato che l'alcool è la sostanza stupefacente più pericolosa, che strappa dalla vita migliaia di persone ogni anno in stretta comparazione alla eroina, mentre la marijuana è risultata lo stupefacente di minore impatto e danno sociale del singolo individuo. Rimane pero' evidente che è una sostanza il cui uso prolungato può causare danni anche gravi al cervello, causando non pochi problemi ai suoi neuroni.

Status legale dell'uso della marijuana in alcuni paesi 



  • Argentina: legale per uso privato.
  • Australia: illegale.
  • Belgio: illegale (ma il governo belga ha iniziato un programma di ricerca volto a stabilirne l'efficacia medica).
  • Camerun: illegale la coltivazione della cannabis sativa, chi affetto da cancro o AIDS può farne uso come antidolorifico.
  • Canada: illegale, legale per uso terapeutico (in un processo una corte ha giudicato il regolamento per l'uso medico della marijuanaincostituzionale in quanto "non permette ai cittadini seriamente malati di utilizzare marijuana in quanto non vi sono fonti di approvvigionamento legali del farmaco").
  • Francia: illegale. Per il consumatore sono previste pene fino a un anno di carcere, ma il Ministero della giustizia (a cui sono subordinati i magistrati del pubblico ministero) raccomanda di non avviare procedimenti penali contro consumatori occasionali, ma se li coglie in flagrante la polizia interviene a fini dissuasivi.
  • Giamaica: formalmente illegale, ma in realtà ampiamente tollerata. Rappresenta una componente inscindibile della religione più diffusa in Giamaica, il Rastafarianesimo.
  • Giappone: illegali tutti i preparati contenenti THC dal 1948, a seguito di una legge introdotta dalle forze di occupazione statunitensi alla fine della seconda guerra mondiale.
  • Germania: uso legale, possesso di modiche quantità (entro i 10 grammi) non perseguito.
  • Israele: illegale, l'uso medico è autorizzato solo dal ministero della sanità che valuta ogni singolo caso.
  • Italia: inserita nelle stesse tabelle di eroina e cocaina. La legislazione attualmente vigente (Decreto Fini-Giovanardi sulle Olimpiadi invernali) fissa limiti quantitativi di principio attivo contenuto entro i quali si commette un illecito amministrativo comportante le relative sanzioni (convocazione dal prefetto che può concludere il procedimento con un formale invito a non fare più uso della sostanza, sospensione della patente di guida, del documento d'identità valido per l'espatrio, del porto d'armi o del permesso di soggiorno per motivi di turismo, ovvero divieto di conseguire tali autorizzazioni) e superati i quali si prefigura il reato di spaccio. Reato punito con 1-6 anni di reclusione per piccole quantità e 6-20 anni di reclusione in caso di grosse quantità oppure coltivazione. Una sentenza della Cassazione del 18 gennaio 2007 stabilisce che non è reato coltivare nel giardino di casa qualche piantina di marijuana perché ciò equivale alla detenzione per uso personale. Di parere opposto invece una sentenza del 10 gennaio 2008, dove la Sezione Penale ritiene in ogni caso reato la coltivazione. È consentito l'uso terapeutico di preparati medicinali a base di marijuana debitamente prescritti secondo le necessità di cura.
  • Lussemburgo: legali possesso ed uso per scopi medici, purché il consumatore sia adulto e non coinvolga minorenni.
  • Nuova Zelanda: illegale (il ministero della sanità ha affermato che un uso medico non è da escludersi, ma sono necessari ulteriori studi ed un metodo per una corretta regolazione). Il comitato per la sanità del parlamento neozelandese raccomanda un alleggerimento delle leggi sulla cannabis e la messa a disposizione di medicine a base di cannabis.
  • Paesi Bassi: legale, secondo normativa precisa; vedi la voce "Politica dei Paesi Bassi in materia di stupefacenti".
  • Portogallo: legale il possesso dal 2001, la compravendita è un reato.
  • Regno Unito: illegale (nel 1998 la Camera dei Lord ha raccomandato che la cannabis venisse resa disponibile per uso medico tramite prescrizione. Dopo alcuni test clinici il governo non ha accettato la raccomandazione). Recentemente è stato depenalizzato l'uso personale domestico.
  • Repubblica Ceca: è legale possedere fino a 15 grammi di marijuana, è anche legale coltivare questa specie vegetale per uso personale. E' vietata la vendita.
  • Spagna: legale, in luoghi autorizzati
  • Stati Uniti: illegale l'uso a livello federale per qualsiasi ragione, tuttavia 11 stati ed il Distretto della Columbia hanno approvato normative che contemplano l'esenzione dal divieto per uso medico.
  • Svizzera: illegali possesso e coltivazione (esperimenti di legalizzazione sono stati condotti in alcuni cantoni). La Svizzera ha votato un'iniziativa popolare per depenalizzare l'uso della canapa il 30 novembre 2008 ma è stata respinta dagli elettori svizzeri con il 63,2% di voti contrari.

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